Il Resto del Carlino
Carducci, Giosue
Il monumento ai caduti d’Africa e Giosue Carducci
19 maggio 1887, pp
Lettera di rifiuto al sindaco di Roma che lo aveva pregato di scrivere un componimento lirico da pubblicare a Roma in occasione dell’inaugurazione del monumento ai caduti a Dogali, in cui mostra lo sdegno dell'intellettuale verso uno sfoggio di memorie classiche volto a trasfigurare la realtà dei fatti: "Ciò che io sento degli italiani morti in Dogali, non è bisogno di dire. Dico che io non approvo il rumore ed il fasto che si continua a menare ed a fare su quella sventura. Mi dà da pensare lo sfoggio delle memorie classiche a questi giorni che l'amore per i classici studi è da noi sì basso e oscuro. E penso che dei caduti delle Termopili non era forse da ricordare se non la temperanza della iscrizione, per rifarla romanamente: Morirono obbedienti alle leggi della disciplina. Ma non era da dimenticare che i trecento Lacedemoni difendevano il loro paese contro una invasione prepossente, che si votarono alla morte da sé, e sapevano perché andavano a morire, e ottennero ciò per cui morirono"