La Domenica del Corriere
Cartoline dal pubblico
15-22 settembre 1912,-Anno XIV-Num.37, pp 12
Nelle "Cartoline" si pubblicano dei brutti versi a sciarada, di un "disgraziato poeta" a cui ha dato di volta il cervello per "un po’ la lettura delle notizie dei giornali; un po’, a quanto sembra, la passione infelice per una ragazza mussulmana": " Ti ricordi, l’altro mese,/ Quel mattin dietro la duna?/ Biancheggiava l’alba-(nese),/ Rilucea la Mezzaluna…/Io pendea palpitante/ Dal tuo sguardo con-turbante./ E dicevo:-Altri otto-mani/ Ti domandi; una io ne chiedo:/ Cara man, che dai lontani/Giorni io sogno, anelo e vedo!/ Se mi accordi quella man,/ il mio cuor fa ramadan…-/ E dicevo:- In tutti i casi/ Tu sarai la mia sultana./ Sola a te vorrò Ben-( gasi)/ O fanciulla in barrcana…-/ Rispondesti secca secca:/ - Sarò tua solo alla Mecca./- Alla Mecca! Ahi sciagurata!/ Rinnegar dovrei mia fede?/ La tua frase è …Misurata?/ Forse il tuo pensiero eccede?/ Non dir più ch’io adotti il fez!/ Ah, piuttosto Buka-mez!/ Buka-mez col tuo pugnale/ e trafiggi il cuor codardo…"