La Domenica del Corriere
Maria Fabbricatore
Va, figlio mio!...
11 -18 febbraio 1912,- Anno XIV-Num.6, pp 9
La poesia in quartine a rima ab/ba è strategicamente pubblicata sotto una foto, di mezza pagina che ritrae soldati con le armi spianate "alle trincee di Ain-Zara durante un combattimento". Evidente la derivazione dalla "Madre" di Ada Negri pubblicata semopre sulla "Domenica del Corriere" nel primo numero del 1912 ( 7-14 gennaio):"Figlio, per te soffriii; e a stilla a stilla/ in te trasfusi tutto il sangue ardente;/ e tutti i sogni miei, superbamente,/ abbero vita ne la tua pupilla.// Figlio, ricordi? Nel silenzio pio/ tu ti stringevi al cuore della mamma,/ e fecondavi la mi aardente fiamma,/ o figlio, ch’eri allora tutto mio!// Superba, fiera del materno amore,/ con l’anima fremente ingigantita,/ io ti detti ogni soffio di mia vita/ e in te trasfusi tutto il mio vigore…// Vissi per te… Ne la mia vita brulla/ fosti il raggio di sol fecondatore; e questo vecchio e tormentato core/ ringiovaniva accanto alla tua culla.// Ora non sei più mio!... Qualcun ti chiama/ oltre il mare con cantici di gloria:/ ed al bellico suono di vittoria/ tu senti ingigantire la tua brama.// Vedi, non chino la mia testa bianca: ma pallida e superba di te, figlio,/ io ti spingo lontan, verso il perielio,/ e ti ripeto con la voce stanca:// " Va, figlio mio, l’Italia si riscuote,/ io, con te tutta l’anima le do!/ Domani, palpitante veglierò/ pallida e sola per le sale vuote……// E se un dì tornarai, più bianca ancora/ troverai la mia testa; e risplendente/ la pupilla di sogni in una gloria// E mi vedrai superba, ed in quell’ora/ io leggerò nel guardo tuo fulgente/ luminoso, d’Italia la vittoria!..." [ c’è l’indicazione Napoli, ma senza data].