Illustrazione italiana
Il manoscritto dannunziano della "Canzone del sangue" consegnato solennemente a Genova
30 giugno 1912- Anno 39- Num.26, pp 655
Il 24 giugno, festa del patrono di Genova san Giovanni Battista a Palazzo san Giorgio era stato consegnato al Presidente del Consorzio del Porto, sponsor dell’avvenimento, il manoscritto della Canzone del sangue, che era stata pubblicata il 22 ottobre 1911 sul "Corriere della sera". Presenti Nino Ronco, Presidente del Consorzio del Porto, il marchese on. Imperiali come rappresentante del Municipio presso il Consorzio e due delegati dell’Associazione ligure giornalisti, il prof. Mandrino e il pro. Mosso. Dopo aver ricevuto gli entusiastici telegrammi di consenso di questi importanti genovesi che esaltavano nella "Canzone" "l’evocazione delle più pure glorie marinare e guerriere della repubblica di Genova" , D’Annunzio aveva deciso di regalare al Porto di Genova il manoscritto, per il quale aveva anche fatto costruire una teca miniata dai pittori F. Maragliano e A. Craffonara che vi avevano dipinto "il ritratto del poeta, ornati bizantini, scene storiche, allegorie".L’oratore ufficiale è lo Mandrino che "ricordando […] lo scritto del Poeta celebrante le glorie della razza", "ricordanza e aspettazione di grandezza e di gloria", apostrofa i giovani presenti in questi termini: "ricordatela la canzone italica di festa e di guerra, di voto e di risposta, ripetetela nelle vostre ore più balde, ripetetela nei vostri cori più belli: essa accompagnò le navi d’Italia alla seccagna di Tripoli, essa la accompagnò verso il santo Arcipelago schienuto. Dal fraterno stuolo dei nostri morti che là per questa fede versarono il sangue purissimo aleggiava uno spirito degno del nuovo patto."( Ugo Ojetti aveva commentato sul "Corriere della sera" di pochi giorni prima "certi miracoli in Italia li fa solo D’Annunzio")