Illustrazione italiana
Recensione ad una serie di conferenze tenute da Lesca su D’Annunzio al circolo filologico di Firenze
31 marzo 1912- Anno XXXIX- Num.13, pp 310
Si recensisce la prima di una serie di conferenze tenute da Lesca al circolo filologico di Firenze su "D’Annunzio, dopo che "il poeta si è riavvicinato al popolo cantando le glorie e le speranze della patria e tutte le anime si sono di nuovo protese verso di lui, in una nuova aspettazione." Questa prima conferenza tratta dei due motti scritti sulle pareti della Capponcina, a Settignano: "Per non dormire" e "Est difficilis aditus", che secondo l’oratore, esprimono il carattere dell’arte dannunziana, "continuo sforzo di energia e selva incantata nella quale non si può entrare senza preparazione adeguata e senza qualche pena". L’assunto del Lesca è quello di confutare l’accusa rivolta a D’Annunzio dopo la Merope di essersi improvvisato poeta civile per opportunismo: "dal Canto Novo alla Nave- scrive Lesca- la celebrazione della razza nostra è evidente in tutta l’opera e culmina nelle canzoni delle Gesta d’oltremare."