Illustrazione italiana
Ferdinando Martini
Per Luigi Humbert e Lionello Bellini, morti a Sidi- Mesci
18 febbraio 1912, Anno XXXIX- Num. 7, pp 160
Si riporta il discorso commemorativo tenuto da Martini alla Società del Casino di Firenze il 28 dicembre 1911: è un ampio discorso che, al di là della specifica occasione, prende le mosse da Adua per esortare gli italiani a superare sia il complesso della sconfitta, sia il senso di colpa per il colonialismo in genere. Il tono è fermo, asseverativo,( "commemorare i caduti per la fortuna e l’onor della patria […] non può mutarsi in esercizio di stile, in cercata pompa di immagini": questo l’esordio del discorso), e le argomentazioni presentate intendono proporre a italiani e stranieri una immagine dell’Italia come nascente potenza politica, "elemento di pace e di civiltà", un’immagine forte e anche aggressiva, che si sovrapponga alla tradizionale idea di una " ‘terra de’ fiori, de’ suoni, de’ carmi’, privilegiato vivaio di tenori e ballerine", "locanda cosmopolita: mostra permanente delle opere egregie de’ suoi maggiori". Per Martini l’impresa libica ha dunque un effetto di palingenesi nazionale e in questa ottica, progressivamente lo stile diventa enfatico, in un infittirsi di metafore e di esclamazioni: " L’Italia s’è desta: il sangue de’ nostri soldati e de’ marinai che bagnò le sabbie di Homs, di Sidi- Mesri e di Ain-Zara fu rugiada all’anima inaridita della nazione";" Il grido "Viva Tripoli" che erompeva migliaia di petti a salutare i partenti per l’Africa guerreggiata è il respiro di chi oppresso dall’incubo in un sogno di morte si risveglia alle opre e alle gioie della vita" ;" nel volume dell’ umano" l’Italia ha scritto e ancora può scrivere nuove pagine, una delle quali è l’impresa libica, "là donde vennero a Roma imperatori, in cospetto del mare che vide le prore d’Enea e le trireme di Cesare". Fino alla citazione poetica che conclude il discorso in un crescendo di esclamazioni: "Alto, o fratelli, i cuori!/ Alto le insegne/ e le memorie! Avanti, avanti o Italia nuova e antica".