Il Corriere della Sera
Massimo Bontempelli
Un italiano
Sabato, 14 settembre 1912- Anno 37- Num.256, pp 3
Bontempelli, cogliendo lo spunto dalla biografia di Giuseppe Morpurgo dedicata all’umanista Aonio Paleario ( Antonio della Paglia) ed edita a Città di Castello da Lapi inizia la recensione in questi termini "attualizzatori": " ’E’ da augurarsi un rinnovamento del nostro mondo e la distruzione di un eterno nemico: il Turco’. Questa citazione non è da una prosa d’attualità, per esempio da un brindisi a qualche reduce dalla Libia o da un capocronaca di un giornale di provincia. E’ la chiusa d’un discorso scritto nientemeno che nel 1559, per la pace di Castel Cambresis di liceale memoria: il discorso di un professore luterano, come chi dicesse oggi d’un modernista" "La religione era allora qualche cosa com’è oggi la politica: un argomento consueto di conversazione, una materia di cui tutti s’interessavano e discorrevano abbondantemente. Oggi ogni cittadino iscritto all’anagrafe è un facondo politico- in tempi di guerra anche stratega. Allora era un teologo