Il Corriere della Sera
U.T.
Ascari e Savari
Domenica, 25 agosto 1912- Anno 37- Num.236, pp 3
L'articolo, datato genericamente "Bengasi, agosto", descrive dettagliatamente i due tipi di milizie indigene indicati dal titolo: gli "ascari di Dho", "la prima compagnia di fucilieri costituitasi a Bengasi, il primo nucleo delle future milizie coloniali", che prende il nome dal suo comandante, il capitano Giovanni Dho, "un bersagliere piemontese, barbuto e solido, che s'è fatto un patrimonio d'esperienza in Eritrea" e i "savari", essenzialmente sudanesi "dal muso nero", che formano il nucleo della futura cavalleria indigena. L'articolo si ferma essenzialmente a trattare degli ascari cirenaici, di cui si descrivono la divisa, l'equipaggiamento, le forme di reclutamento, le condizioni di ferma,( "abbastanza laute: due lire al giorno, il pane e- chiamiamolo così- l'alloggio senza contare i miglioramenti dell'avvenire", chiosa il giornallista). Degli ascari, in cambio, si esaltano le doti di coraggio, disciplina, fedeltà ( "un sincero attaccamento ormai li unisce a noi, cementato dal sangue"). Per movimentare narrativamente questo elenco di note militari, il giornalista introduce l'argomento con un'ampia scena d'insieme a vivaci colori: "nella mattinata piena d'azzurro e di sole" si inquadra una lunga fila di somarelli carichi di botticelle d'acqua per la città; ampliando lo sguardo, "innanzi a noi - scrive il giornalista- nella salina asciutta biancheggia la carreggiata della via che i nostri soldati van costruendo belle soste della guerra";e proiettando la visione nel futuro già si vede la "grande strada che congiungerà un giorno, lungo la fertile duna, Bengasi a Bu-Kalifa ae a Tokra dove converranno forse i turisti avidi di antiche memorie".