Il Corriere della Sera
Il manoscritto dannunziano della "Canzone del Sangue" consegnato solennemente a Genova
Martedì, 25 giugno 1912 Anno 37- Num.175, pp 3
Cfr. anche la cronaca dell’evento in "Illustrazione italiana". Si riportano le parole di Valentino Coda "il quale levò un inno al nuovo risorgere dell’Italia:" Il poeta che cantò la palingenesi della nuova Italia diede una voce alle intense voci della razza dispersa da una terra all’altra, e coi canti dell’impresa libica riprese il ciclo dell’epica italiana che dopo il Tasso non aveva avuto altre voci che quella tenue del Berchet e l’altra irruente del Carducci nella Canzone di Legnano. Nella visione dannunziana una vasta unità si stabilisce fra quella materia e forma dell’epopea antica e la materia e forma dell’epopea moderna".