Il Corriere della Sera
Senza firma
A proposito di "Madre" di Ada Negri
19 marzo 1912- Anno 37- Num.79, pp
A lode della "Madre" di Ada Negri l’anonimo recensore riporta una enfatica lettera aperta del maresciallo Chianese, pubblicata sul Giornale d’Italia: "E’ nota la poesia "La madre" ispirata ad Ada Negri dallo strazio che dovevano aver provato le madri italiane all’annuncio delle tragiche giornate in cui iniziarono gli attacchi arabo-turchi contro i nostri soldati di Libia. Quei versi provocarono qualche polemica ma ora procurano all’autrice un compiacimento singolare dovuto ad una lettera pubblicata ora nel Giornale d’Italia e scritta dal maresciallo Chianese del 35# fucilieri dopo l’ultima sanguinosissima battaglia presso Derna. Dopo aver descritto lo spettacolo doloroso dei cadaveri e dei feriti invocanti la madre, portati in città sulle barelle della Croce Rossa, il maresciallo scrive: "Prima di lasciare la cara Italia mia, con delicato pensiero una giovanetta italiana mi copiò la sua santa poesia "La madre" e si fece promettere di leggerla nei miei momenti di sconforto. Quella sera mantenni la promessa. Chiamai attorno a me alcuni soldati e lessi la sua poesia, mentre a qualche distanza da noi la Croce Rossa si allontanava sempre con i morti ed un buon sacerdote poco lontano somministrava l’olio santo ad un morente. Quei poveri ragazzi mi ascoltarono con gli occhi gonfi e per il momento si sentirono confortati. "Quanto dev’esser buona quella signora!" esclamò qualcuno. "Scriviamo ringraziandola" propose un altro. E tutti vollero che io le scrivessi. Siamo tutti dell’ultimo plotone che lasciò la linea del fuoco […]. Fummo italiani in quel giorno, e come tali vogliamo che la gentile autrice de "La Madre" sappia che i soldati d’Italia, dopo undici ore di fuoco […] trovarono conforto leggendo la sua poesia".