Il Corriere della Sera
Alessandro Chiappelli
L’Italia d’oggi giudicata da due stranieri
Venerdì, 6 Ottobre 1911 – Anno 36 – Num 276, pp 3
:E’ una recensione ai volumi del tedesco Albert Zacher , Italien von heute e del francese Henry Joly L’Italie contemporaine, pubblicati in "questo anno semisecolare della patria"(1911): il confronto è risolto a tutto vantaggio del "sagace pubblicista tedesco", con il quale il Joly "non può competere né per larghezza d’informazioni né per serenità di giudizi". Brucia soprattutto il giudizio del Joly sulle qualità morali degli Italiani, la mancanza di" spirito intraprendente e organizzatore," e di "ogni serietà e continuità d’azione". Dello Zacher si apprezza invece la volontà di uscire dagli stereotipi romantici dell’Italia goethiena ( il paese dove fioriscono i limoni) , indicando gli elementi di progresso fatti registrare dalla nuova nazione italiana nei suoi cinquant’anni di vita. Da questo testo il giornalista trae spunto per profetizzare che "quelle virtù originali di moderata saviezza, di laboriosa parsimonia, che son congenite alla nostra stirpe e furono la forza dell’antica gente romana, divenute che sieno profonde e più conformi alla vita moderna, costituiranno il fondamento della coscienza nazionale" e apriranno la strada aa una nuova rinascita italiana, secondo la "parola augurale del Conte di Cavour.' L’Italia farà da sé’ ". E anche "se quel giorno è forse ancora lontano" bisogna "prepararlo con silenzioso lavoro e attenderlo con incrollabile fede nei mutevoli fati della storia, quanto più dolorose ed aspre sono, o possono sembrare, le esperienze presenti".