Il Corriere della Sera
Luigi Barzini
L’agonia e la fine di Tripoli turca
Lunedì, 9 Ottobre 1911 – Anno 36 – Num 279, pp 1
Iniziano i reportages di Barzini; da un punto di vista tipografico il loro carattere "letterario" è evidenziato dall’uso del corsivo e della titolazione, in grassetto, dei paragrafi: L’intimazione di resa,Un colloquio tragicomico; La parola al cannone;"Ai posti!";Il fuoco dei turchi;Allarme notturno;Arditi esploratori; Fucilate turche; Tattica subdola; Lo sbarco; Il molo spezzato;Il forte che salta. Lo stile mira da un lato all’immediatezza impressionistica, attraverso l’uso del presente indicativo e della paratassi ( "E’ una solida strada trincerata costruita lungo il Molo. Quattro colpi la troncano; i proiettili producono l’effetto di mine, fanno saltare dieci metri di Molo; il traffico strano cessa"), dall’altro aspira a elevarsi verso una sorta di idillio manzoniano declinato in forma bellica : "Nella prima ombra della sera le esplosioni divampano vividamente, grigie nubi di fumo passano sul porto,un lampeggiamento di scoppi corona le fortificazioni che i proiettili scavano e deformano").