Ballario Pina
Fortuna sottovento
Hodierna, Palermo, 1931
Edizione consultata: Milano, La Prora, 1945, pp. 347. Avvocato toscano quarantenne eredita da zio vasta tenuta in Africa; gli amici gli sconsigliano di partire, mentre l'amico "ufficiale" lo esorta ad andare. Si ritroverà a Tripoli con amante separata dal marito che preferirebbe lasciare, poi nella tenuta a coltivazione tipo toscano umbro. La nipote ventenne di intendente lo critica per incompetenza coloniale; un vicino, che lo salva due volte, consiglia di capire gli indigeni, dare loro fiducia, senza maltrattarli: come antica Roma fermezza e tolleranza. Gli indigeni bruceranno la sua nuova tenuta perché è incapace di dominarli.