Corò Francesco
La quadriga dei Garamanti
Corbaccio, Milano, 1934
pp. 320. Leggende, graffiti, tesori nascosti, Fezzan, Sahara, Niger. 1875, un conte veneziano con la figlia di 18 anni, e il nipote ingegnere che ne è innamorato, chiedono cammelli a capo nomade; i due figli vanno a cercarli, disegni di toro, sole, coccodrilli, giraffe, sono apparsi su roccia caduta. Negro sapiente, ferito da servo di astrologo, viene curato da un pastore. L'astrologo che cerca di allontanare la maledizione che preserva i tesori nascosti, decide di sacrificare la ragazza bianca e la schiava nera: queste, rapite, vengono liberate dal figlio del capo beduino, che si è innamorato della figlia del conte. L'astrologo si annega con il tesoro ritrovato.