Giulio Bechi
I Racconti di un Fantaccino
F.lli Treves, Milano, 1906
Il testo riporta, come recita il titolo, i ricordi di un fantaccino, ripercorrendo vari episodi di vita militare risalenti agli ultimi anni dell’Ottocento e ai primi del Novecento.
Il motivo 'coloniale' (salvo qualche sporadica e poco significativa citazione dell’Africa) è limitato alla sezione intitolata "Irreperibile" (pp. 91-104), in cui l’autore, a passeggio per Firenze con un amico (è il 1904), incrocia una donna con un bambino, e il suo compagno li saluta. Solo allora il protagonista ricorderà nitidamente un incontro verificatosi durante il viaggio verso l’Africa per la spedizione del 1896. In quell’occasione incontrò una donna, anche lei diretta in Africa e alla ricerca del marito, pure lui soldato: non lo ritroverà più, pur dopo lunghi pellegrinaggi e ricerche, e il governo, in mancanza di testimonianze dirette della sua morte, non lo dichiarerà morto ma semplicemente 'irreperibile': la donna non potrà così essere dichiarata ufficialmente vedova e avere quanto di diritto le spetterebbe.